Obiettivi formativi del dottorato: Il Corso di Dottorato si pone come obiettivo quello di formare esperti di elevato profilo scientifico, in grado di operare nella ricerca e sviluppo dei diversi settori attinenti all'ingegneria e alle scienze aerospaziali. I 6 Dipartimenti coinvolti intervengono con la loro rete di interazioni di ricerca nei diversi settori applicativi. L'obiettivo formativo punta a fornire agli studenti solide basi per la comprensione dei fenomeni fisico-chimici fondamentali e dei problemi ingegneristici di frontiera, nonché una conoscenza efficace delle metodologie numeriche e sperimentali necessarie ad analizzarli. Questo viene ottenuto tramite lo svolgimento di 60 crediti di attività didattica, da completarsi preferibilmente nei primi due anni di corso, e 120 crediti di attività di ricerca.
Al fine di assicurare un miglior coordinamento, a garanzia degli obiettivi formativi fortemente interdisciplinari, il Corso si articola in tre ambiti culturali interconnessi:
- l'ambito attinente all'Ingegneria Aerospaziale, che comprende tematiche “classiche” tra cui studio delle strutture aeronautiche e aerospaziali, fluidodinamica, meccanica del volo, propulsione aerospaziale, progettazione avanzata, sperimentazione, diagnostica, produzione, esercizio, estensione della vita o riciclo di impianti e sistemi aerospaziali;
- l'ambito attinente ai Sistemi per l'Aerospazio, orientato alla formazione avanzata nell'area delle tecnologie dell'informazione connesse alla realizzazione dei nuovi velivoli e delle nuove missioni spaziali, sistemi per il telerilevamento, di comunicazione, di controllo e robotici, sistemi di gestione ed elaborazione dei dati e sistemi di intelligenza artificiale;
- l'ambito relativo alle Scienze per l'Aerospazio, incentrato su tematiche di fisica sperimentale della radiazione cosmica, delle alte energie e dello studio della terra, materiali e sensori innovativi, chimica-fisica dei plasmi, studio delle condizioni di microgravità, nonché tematiche di natura gestionale e space economy.
Il Collegio dei Docenti individua per ogni dottorando un percorso formativo personalizzato, in modo da fornire un ampio substrato culturale di estrema utilità in un ambito così interdisciplinare, pur preservando la possibilità di approfondimento di interessi specifici. Tale obiettivo si raggiunge attraverso una serie di attività, tipicamente svolte nel primo anno di corso e definite individualmente sulla base dell'indirizzo del singolo dottorando, orientate a rendere più omogenee le competenze fondamentali, anche attraverso la frequenza di insegnamenti di base. Successivamente, i dottorandi potranno seguire insegnamenti specialistici attivati nell'ambito del dottorato (o in collaborazione con altri dottorati attivi nelle aree di interesse), in buona parte comuni, indipendentemente dalla specifica attività di ricerca. Ai dottorandi è inoltre richiesta di norma una permanenza di studio di almeno sei mesi presso Università o Centri di ricerca di rilevante prestigio internazionale.
Sbocchi professionali e potenziali settori di impiego del dottorato di ricerca: Data l'ampiezza di argomenti e l'interdisciplinarietà che caratterizzano l'ingegneria e le scienze aerospaziali, gli sbocchi professionali sono ad ampio spettro, sia nell'industria aerospaziale, sia in altri settori, in Italia o all'estero, ed in particolare si concretizzano nelle seguenti figure professionali: tecnici qualificati con competenze specifiche; ricercatori scientifici presso centri di ricerca e laboratori pubblici o privati; dirigenti tecnici nell'industria o enti amministrativi nazionali ed internazionali; ricercatori e docenti presso Università.
I possibili sbocchi occupazionali dei Dottori di Ricerca in Aerospazio, sia nel campo della ricerca sia in quello industriale, riguardano gli ambiti dello sviluppo, della progettazione e della produzione nei settori aerospaziale, industriale, gestionale, elettronico, informatico, delle telecomunicazioni, dell'automazione a cui si aggiungono anche quelli della ricerca e dello sviluppo nei settori della robotica, dei trasporti, automobilistico, meccatronico ed energetico. Inoltre, per i Dottori di Ricerca formati si possono prevedere sbocchi professionali in attività di ricerca e sviluppo per l'industria dei servizi, nonché per i sistemi, prodotti e servizi legati alla gestione delle risorse.
Recenti report di AlmaLaurea (2019) mostrano come un Corso di Dottorato contribuisca molto positivamente all'occupabilità dei Dottori di Ricerca formati. In particolare, per le aree coperte dal Dottorato proposto gli esiti occupazionali a 1 anno dal conseguimento del titolo sono ottimi: il tasso di occupazione è pari all'89% in ingegneria e all'85% in scienze di base. Tra i dottori di ricerca occupati a 12 mesi dal conseguimento del titolo che proseguono con un'attività lavorativa nello stesso ambito, si riscontrano percentuali elevate di inserimento nel mercato del lavoro grazie agli studi di alta formazione intrapresi, con valori pari al 65% in scienze di base e al 52% in ingegneria. Tra coloro che proseguono il lavoro iniziato prima, circa il 55% dichiara che il titolo conseguito ha comportato un miglioramento nel proprio lavoro avendo riscontrato almeno una tra queste condizioni: miglioramento nelle competenze professionali, nella posizione lavorativa, nel trattamento economico. Tra coloro che hanno iniziato l'attività
lavorativa dopo il dottorato, il reperimento del primo lavoro avviene in media dopo meno di 3 mesi dal conseguimento del titolo. Inoltre, assunti i trend di sviluppo nel breve-medio termine delle tecnologie in ambito Aerospazio, analisi specifiche sui gap occupazionali condotte dai Distretti tecnologici mostrano la necessità di formare figure di elevata professionalità come quelle definite dal Corso di Dottorato proposto, con competenze multidisciplinari e trasversali in grado di sostenere e gestire l'innovazione di progetto, di prodotto e di servizio in ambito aerospaziale.
Coerenza con gli obiettivi del PNRR
Il Corso di Dottorato ha come obiettivo quello di formare figure professionali di elevato profilo scientifico, in grado di contribuire alla ricerca, sviluppo e innovazione nei diversi settori attinenti all'ingegneria e alle scienze aerospaziali. Il settore spaziale rappresenta uno dei volani di maggiore potenziale e impatto per ripresa e crescita dell'Italia nel breve-medio periodo. Infatti, le attività nel settore spaziale ed aerospaziale in Italia ricoprono un ruolo sempre più importante e, grazie alle risorse disponibili sul PNRR, possono raggiungere nuovi traguardi strategici, consentendo di rafforzare il livello di eccellenza e competitività raggiunti fino ad ora.
Il PNRR italiano riconosce chiaramente il ruolo della space economy come attività strategica per lo sviluppo economico del paese, “sia per il potenziale impulso che può dare al progresso tecnologico e ai grandi temi di transizione dei sistemi economici", "sia per la naturale scala continentale/europea che ne contraddistingue l'ambito di azione e di coordinamento degli investimenti". Sulla base dell'attuale mercato globale e delle caratteristiche dell'industria spaziale italiana, il Piano nazionale si pone come obiettivo quello di "potenziare i sistemi di osservazione della terra per il monitoraggio dei territori e dello spazio extra-atmosferico e rafforzare le competenze nazionali nella space economy”.
Le azioni mirate del PNRR sono quindi rivolte a: rafforzare le capacità e la competitività di tutta la filiera industriale italiana che opera nel campo spaziale e aerospaziale; stimolare l'innovazione e la ricerca scientifica, con investimenti rivolti ai segmenti più rilevanti e innovativi; creare nuovi modelli di business che favoriscano la collaborazione fra pubblico e privato, soprattutto per l'utilizzo e lo sfruttamento economico e sociale delle grandi quantità di dati e informazioni provenienti dallo spazio.
L'investimento globale sul settore spaziale, a valere sui fondi PNRR, è di circa 1.5 miliardi di euro, a cui si aggiungono 0.8 miliardi di euro del Fondo complementare, con un conseguente potenziale aumento di circa il 20% degli addetti dello spazio in Italia. Questi fondi sono distribuiti su quattro 4 principali linee di intervento: i) comunicazioni satellitari sicure; ii) space factory e accesso allo spazio; iii) economia in orbita; iv) osservazione della Terra. Per quanto riguarda quest'ultima linea di intervento, va sottolineato che i finanziamenti vanno ad alimentare un settore strategico per il Paese, che risponde ad esigenze di Difesa, commerciali e di tutela del territorio, in cui l'Italia gioca già un ruolo di tutto rispetto nel panorama internazionale.
In questo contesto, il progetto di dottorato in Ingegneria e Scienze Aerospaziali presentato risulta coerente con gli obiettivi esposti. Fortemente multidisciplinare e con forte attenzione all'interazione fra aspetti scientifici, tecnologici, economici e sociali, il Corso vuole rispondere alla sfida fondamentale di sostenere lo sviluppo e l'aggiornamento delle competenze umane, in modo da intensificare la collaborazione tra istituzioni, aziende e ricerca scientifica nel settore aerospaziale italiano, rendendolo più competitivo a livello internazionale.